La potatura
Varie tipologie

Casale Daviddi

La potatura è una delle attività più importanti e delicate che si svolgono sulle viti, per la quale è necessaria una approfondita preparazione e una buona esperienza.
Ma, in realtà, parlare di potatura al singolare non è propriamente corretto. Sulle viti, infatti, si praticano diverse tipologie di potatura, nelle differenti fasi della sua vita e nei diversi momenti dell’anno.
Vediamo insieme quali sono queste potature della vite, partendo da una prima distinzione fondamentale fra potatura di allevamento e potatura di produzione.


La potatura di allevamento
La potatura di allevamento è la prima che si effettua sulla vite e ha lo scopo di indirizzarne fisicamente la crescita, in modo da impostare il vigneto secondo la forma di allevamento prescelta.
Non si fa immediatamente subito dopo la messa a dimora della barbatella che, in genere, viene lasciata crescere liberamente per il primo anno, bensì l’anno successivo.


La potatura di produzione
La potatura di produzione ha lo scopo, come suggerisce il nome, di favorire la produzione delle viti. Dipende strettamente dalla forma di allevamento adottata, alle caratteristiche specifiche del vitigno e anche dalla fertilità del terreno.
È qui che è fondamentale l’esperienza e l’attenzione di chi pota: durante le operazioni di potatura di produzione è importante riconoscere le gemme che porteranno buoni frutti da quelle che non lo faranno. Crescita, sviluppo, produzione, quantità e qualità dell’uva raccolta sono strettamente legate a queste fasi di cura del vigneto.
Parliamo di fasi perché non si pota una sola volta durante l’anno, ma più volte. E, anche in questo caso dobbiamo fare una distinzione di fondo, fra potatura secca e potatura verde.

• La potatura secca o invernale, si effettua, per l’appunto, in inverno, più o meno, fra dicembre e marzo, durante il periodo di riposo vegetativo della vite.
Ovviamente le tempistiche possono variare, poiché i fattori in gioco sono molti – tipologia del vitigno, localizzazione geografica del vigneto e clima.
Si tratta di un’operazione cruciale, che ha moltissimi scopi fondamentali per il successo della coltivazione. La potatura secca, infatti, serve per assicurare il mantenimento della forma e delle dimensioni delle singole viti, per agevolare le operazioni colturali, per regolare il carico di gemme, distribuirle in maniera ottimale scegliendo le migliori, per ottenere la vegetazione di rinnovo nei punti giusti, per creare una condizione di equilibrio tra fase produttiva e fase vegetativa.

• La potatura verde o estiva, invece, si effettua fra la primavera e l’estate, quando la vite è in fase vegetativa e prevede tutte quelle operazioni che si fanno sulla chioma. Parliamo di legatura, spollonatura e scacchiatura che si fanno, generalmente, in primavera, e cimatura e sfogliatura che si fanno in estate, che hanno lo scopo di favorire l’accesso delle viti a luce e aria, necessarie per la crescita e lo sviluppo della pianta e, in seguito, per la crescita e la maturazione dei grappoli.

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