Sommelier
Cosa fa e come si diventa sommelier

Casale Daviddi

Il sommelier è uno dei protagonisti nella ristorazione e nell’enogastronomia. È una professione che suscita sempre maggiore interesse e che trova spazio non solo nell’ambito della ristorazione e della produzione di vino, ma anche nel mondo del turismo, della comunicazione e del web.
Ma cosa fa il sommelier? In cosa consiste il suo lavoro? E come si diventa sommelier?

Il lavoro del sommelier


La figura del sommelier è ben diversa da quella dell’assaggiatore di vini. Mentre questi si occupa più del giudizio tecnico, della qualità di un vino da un punto di vista produttivo, della ricerca di eventuali difetti e della valutazione dell’idoneità al possibile disciplinare di produzione, il sommelier, invece, sviluppa l’assaggio in modo da fornire una presentazione del vino, basata sul racconto del prodotto anche poetico talvolta, ma sempre molto tecnico e circostanziato, occupandosi anche del giusto servizio e del giusto abbinamento con il cibo.
Al momento del contatto con il cliente, il sommelier diviene un narratore, il suo compito è quello di catturare l’attenzione, sempre in maniera molto discreta ed elegante; deve anche essere un buon ascoltatore, intercettando gusti e budget della clientela, al fine di individuare il miglior abbinamento con le proposte del menù.
Questo è quello che tutti possiamo vedere osservando un sommelier all’opera; molti non sanno, però, che il suo lavoro inizia molto prima del servizio e del contatto con i clienti. Fra i compiti del sommelier, infatti, rientrano la scelta dei fornitori, la selezione e l’acquisto dei vini, in base al budget e al target dell’attività per cui lavora; la gestione del magazzino e della cantina, compresi lo stoccaggio, la cura della conservazione, la gestione delle giacenze e l’inventario delle bottiglie; la stesura e l’aggiornamento della carta dei vini.

Come si diventa sommelier


In Italia non esiste un inquadramento normativo per la professione di sommelier, come non esiste una scuola vera e propria che prepari a questo lavoro.
Diciamo che un primo approccio si può intraprendere frequentando una scuola alberghiera. Chi non ha una formazione di questo tipo alle spalle o ce l’ha e volesse arricchirla, deve ricorrere ai corsi specifici tenuti da enti o associazioni del settore, i più importanti dei quali sono AIS, FISAR, FIS, ONAV e ASPI.
Grazie a questi corsi si ha la possibilità di seguire lezioni teoriche e fare esercitazioni pratiche, che vanno a costituire le basi del lavoro di sommelier. In genere si tratta di corsi suddivisi in più livelli, al termine dei quali si ottiene un diploma che attesta una preparazione spendibile a livello professionale.





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