Vino biologico
Cos'è e come si produce

Casale Daviddi

Il vino biologico è uno dei prodotti più richiesti del momento, ma cosa vuol dire che un vino è biologico?
Cosa distingue il vino biologico da un vino che non lo è?
Oggi vi daremo qualche informazione in più!

Iniziamo dai diversi modi di produrre il vino.

Produzione Convenzionale vs Produzione Biologica


I vini prodotti con metodi convenzionali, sono quelli che rispettano le normali leggi alimentari italiane ed europee, che indicano in che modo vada coltivata la vite e che processi seguire in cantina, quali sono i divieti e le definizioni che si possono usare per la produzione e la commercializzazione del prodotto finale.
In vigna, per fare un esempio, si possono usare prodotti chimici fertilizzanti, diserbanti e pesticidi per tenere lontane le malattie e gli insetti. Mentre in cantina si può fare uso di additivi e tecniche di produzione invasive.
I vini non convenzionali sono tutti quelli che vengono prodotti seguendo altre metodologie diverse o alternative allo standard. In questi casi vengono comunque seguite delle regole stabilite da entità governative o private, a volte sono molto più restrittive della metodologia tradizionale, come nel caso del biologico o del biodinamico.

Nel caso della produzione biologica, si persegue l’obiettivo di migliorare la naturale fertilità del suolo, favorendola con interventi limitati. Si punta a promuovere la biodiversità delle specie locali e gli equilibri ecologici.
Se si vuole produrre secondo le linee guida del biologico, non si può usare:
  • concimi

  • diserbanti

  • anticrittogamici

  • insetticidi

  • OGM

  • fertilizzanti


  • Questo approccio promuove l’uso responsabile di energia e risorse naturali, quindi ha un impatto ambientale ridotto.
    È molto importante sottolineare che la produzione biologica è l’unica regolata da leggi europee e nazionali. Quindi, chi vuole fare vino biologico deve dichiararlo agli enti competenti e agli organismi di controllo autorizzati.

    Prodotto certificato


    Il vino biologico è un prodotto certificato e definito giuridicamente dalla normativa comunitaria. Questa, attraverso dei regolamenti, indica come portare avanti la produzione e le limitazioni di intervento in fase di realizzazione del vino. Queste norme servono a dare una disciplina unica a questa parte di mercato, in modo che il vino biologico sia prodotto nello stesso modo in tutta l’area UE.

    Produzione del vino biologico


    Il vino biologico deve essere prodotto con uve provenienti da agricoltura biologica certificata. Questa è un sistema di produzione che vieta l’utilizzo di prodotti chimici di sintesi per concimare, per eliminare le specie infestanti, i parassiti animali e le malattie delle piante. Anche gli OGM sono vietati, perché si usano metodi preventivi.
    Alcune tecniche usate per coltivare in modo biologico:
  • impiego di fertilizzanti naturali

  • coltivazione contemporanea di piante diverse, scelte sulla base dei parassiti a cui sono sgradite

  • difesa delle colture con sostanze autorizzate dai regolamenti


  • Per la vinificazione sono ammessi pochi additivi e coadiuvanti di origine biologica certificata e in quantità limitata. Infine, tutte le fasi della produzione, dal vigneto alla bottiglia, devono rispondere a un requisito di tracciabilità.

    Restrizioni nella produzione biologica


    Il vino biologico viene prodotto semplificando e riducendo le sostanze e i coadiuvanti, sia in vigna che in cantina, che di solito vengono ammessi nella produzione tradizionale.
    Inoltre, nella produzione biologica c’è una riduzione drastica dei solfiti, i limiti sono:
  • 100mg/l per i vini rossi secchi;

  • 150 mg/l per i vini bianchi o rosati secchi.


  • Come riconoscere un vino biologico


    Un vino biologico si riconosce dall’etichettatura, che deve essere conforme alle norme in materia generale e deve anche contenere l’escrezione “vino biologico”, includere il logo del biologico della UE e indicare il numero di codice dell’organismo di certificazione competente.


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