Come si apre una bottiglia di vino?
Impara a stappare il vino come un vero sommelier

Casale Daviddi
Tutto sul vino

I sommelier sanno bene come si apre una bottiglia di vino. A prescindere che tu voglia o meno diventare uno di loro, è bene sapere come si apre una bottiglia di vino e si serve.

Come stappare un vino


C’è una similitudine tra te e un sommelier nell’apertura di una bottiglia di vino: entrambi usate il cavatappi. La differenza è che lui conosce delle tecniche di apertura a te sconosciute.
L’apertura e il servizio del vino hanno delle procedure da seguire e conoscerle ti farà fare bella figura quando inviterai gli amici a cena.
Per prima cosa la bottiglia va pulita e portata in tavola, avvolta in un frangino o torciolo, un tovagliolo. La bottiglia va tenuta con l’avambraccio sinistro e la mano la tiene dal basso, mai per il collo.
Se vuoi aprire la bottiglia in modo professionale, allora declama l’etichetta davanti agli ospiti, citando anche la gradazione alcolica. A questo punto puoi tornare al tavolo da sommelier per iniziare ad aprire la bottiglia. Visto che probabilmente sei in casa tua, questa parte te l’abboniamo, puoi fare tutto sul tavolo dove state mangiando.

Per prima cosa, pratica tre incisioni: una davanti, una dietro e una verticale e tira via la capsula sulla sommità del collo, che protegge il turacciolo.
Poi, apri il tire-bouchon. Avvita il verme, come si dice in gergo, nel centro del tappo, fino in fondo. Coi dentini aiutati per sfilarlo del tutto.
Complimenti! Hai appena aperto una bottiglia di vino in modo professionale.

Cosa ti serve per aprire una bottiglia di vino


Fondamentali per aprire una bottiglia di vino sono tre strumenti: il tire-bouchon, un coltellino e il decanter.

Il cavatappi, o tire-bouchon, è dotato di doppia asta che permette di fare leva sui tappi di sughero lunghi. Col coltellino si taglia e rimuove la capsula di stagnola sotto la corona della bottiglia.
Il decanter viene usato per i vini pregiati e invecchiati, perché aiuta l’ossigenazione del vino e fa decantare, depositare, i residui del vino rosso sul fondo.

Come aprire una bottiglia e tutte le possibili problematiche


Prima di tutto prendi il cavatappi col coltellino aperto, tieni la mano sinistra sulla spalla della bottiglia, incidi due tagli sotto la corona e successivamente pratica un taglio verticale, per aprire la capsula sotto la corona stessa. Tolta la capsula riponila su un piattino di servizio.

A questo punto dovresti vedere due fori sul sughero, che servono a far respirare il tappo. Per i vini pregiati, di solito, si usa il sughero, che crea una micro-traspirazione tra aria e vino.
Il tappo va ispezionato in cerca di macchie, perché potrebbe esserci una malattia del tappo, come dei funghi, che potrebbero rovinare il vino.
Il collo della bottiglia deve essere pulito dalle polveri e dalle possibili muffette, che possono passare nei forellini di areazione della capsula. Negli ultimi tempi si trovano tappi di silicone per vini non particolarmente pregiati. Quelli pregiati richiedono, invece, tappi di sughero, materiale traspirante a lungo termine.

Ora prendi il cavatappi e inseriscilo nel tappo, metti il “verme” al centro della bottiglia, tienila in verticale e non posizionarla ai lati, perché il sughero potrebbe rompersi e rovinare il vino. Ferma il dente di appoggio, abbassa, tira e, in questo modo, si stacca il primo scatto.

Fai scendere l’arco del tire-bouchon e arriva al secondo livello. Non alzare mai tutto il tappo perché rischi di romperlo, pericolo reale soprattutto coi vini invecchiati.
Apri l’arco e con l’aiuto di un tovagliolo prendi il cavatappi e lentamente rotea il tappo, aprendo la bottiglia, senza fare il famoso botto.

Annusa il sughero. Se il vino è andato a male il sughero odora di sughero, il vino potrebbe essere compromesso.
In ogni caso, togli il tappo dal cavatappi col tovagliolo e poggialo sul piattino.

La bottiglia è pronta per la degustazione, prendi il tovagliolo e togli eventuali residui di sughero. Prendi il tuo bicchiere e assaggia. Se è buono versalo ai tuoi commensali.

Salute!








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