Vino biodinamico
Cos’è e come si produce

Casale Daviddi

Il vino biodinamico è prodotto seguendo delle pratiche agricole biodinamiche che considerano il vigneto come un’unico organismo, un ecosistema. Ogni parte del vigneto contribuisce alla crescita, allo sviluppo e alla produzione della porzione successiva. L’idea alla base è di creare un sistema autosufficiente.
Per mantenere e far crescere il vigneto vengono usate solo materie ed elementi naturali, terreno e compost.
Fertilizzanti chimici e pesticidi sono vietati per preservare la fertilità del suolo e per la salute di chi consumerà il vino.
Di solito si usa far vivere sul terreno coltivato secondo metodo biodinamico degli animali, così che fertilizzino naturalmente loro con i loro escrementi.
Questo tipo di agricoltura nasce nel rispetto e col fine di preservare l’ambiente e anche per creare un metodo agricolo di produzione sostenibile.

Alcune pratiche su cui si fonda l’agricoltura biodinamica sono scientificamente provate, altre sono difficili da dimostrare, ma comunque valide.
Dopo anni di studi si è visto che applicare l’agricoltura biodinamica alla coltivazione della vite porta risultati migliori rispetto all’approccio tradizionale e permette una resa migliore nella produzione.

Dopo averti introdotto i principi alla base dell’agricoltura biodinamica, passiamo a parlarti di come si produce vino biodinamico.

Come si produce il vino biodinamico


Il vino biodinamico viene prodotto coltivando il vigneto come un’unica entità, senza prodotti chimici e utilizzando materiali naturali e compost.
In questo modo si raggiungono dei gradi di maturità delle uve più o meno incisivi a seconda della mineralità del terreno sul quale crescono le viti, del clima dell’annata e della tipologia di pianta.
Inoltre, va osservato il calendario biodinamico, che controlla tutte le pratiche agricole della viticoltura. Questo calendario divide i giorni in quattro tipi: giorno della radice, giorno del fiore, giorno della frutta e giorno delle foglie. Ognuno di questi giorni ha delle caratteristiche proprie:
  • i giorni della frutta sono per la raccolta;

  • i giorni delle foglie sono per l’irrigazione;

  • i giorni delle radici per la potatura;

  • i giorni dei fiori per lasciare riposare il terreno.


  • L’uva coltivata in questo modo ha aromi e zuccheri più completi. I vini biodinamici non vengono fatti fermentare con lieviti esterni, ma solo con quelli già presenti nelle uve.
    Altro strumento utilizzato è il calendario lunare, che viene usato sia per la coltivazione delle piante che per le operazioni in cantina.


    Il vino biodinamico ha un sapore diverso da quello tradizionale?


    Il vino biodinamico ha un sapore molto deciso e dal colore forte. Offre un’esperienza gustativa molto profonda, facendo anche leva sulla parte emozionale della persona.
    Poiché il vino biodinamico viene fatto fermentare come se fosse una spremuta di uva, senza aggiungere nulla di chimico, da un punto di vista alimentare è un prodotto più ricco di quello classico.

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