Vino Rosato
Tutto quello che c’è da sapere

Casale Daviddi

Il vino rosato viene generalmente consumato d’estate perché fresco e leggero, chi non ama il bianco lo sceglie in abbinamento ai piatti di pesce.
Oggi vi facciamo conoscere da vicino come nasce un vino rosato e tutte le sue caratteristiche.

Come si fa il vino rasato


Il vino rosato viene prodotto in due modi principali: per macerazione e per salasso.

Tecnica della macerazione


Il metodo della macerazione è il più comune e prevede l’impiego delle uve rosse che vengono vendemmiate appositamente con lo scopo di produrre vino rosato. La vendemmia verrà anticipata cercando il giusto equilibrio tra la componente acida e quella zuccherina dell’uva.
Una volta pigiate le uve, bucce e vinaccioli vengono fatti macerare nel mosto per un tempo brevissimo. È molto importante in questa fase solfitare e refrigerare il mosto in modo tale da posticipare la fermentazione, per favorire l’estrazione di composti aromatici e delle sostanze coloranti. Dopo questo passaggio si separa la parte solida dalla liquida e si continua la fermentazione.
La vinificazione del rosato inizia come quella di un rosso, ma finisce come quella di un bianco.

Tecnica del salasso


La tecnica del salasso, o del sanguinamento o saignée, prevede che nelle prime ore di macerazione di un mosto rosso, una volta raggiunto il colore gradito, si prelevi una parte di mosto. Di solito si prende più o meno il 20/30% del totale, per farlo fermentare separatamente, seguendo la procedura di vinificazione del vino bianco.

Il vino rimasto a fermentare come rosso, sarà, appunto, un rosso concentrato, quello prelevato sarò un rosato fresco e profumato.

Caratteristiche del vino rosato


Le caratteristiche del vino rosato variano con le uve che si scelgono di usare e dal tempo di macerazione delle bucce.
Il colore, per esempio, comprende una palette ricca e variegata che va dal rosa tenue al color buccia di cipolla.

Il profumo del vino rosato è delicato e inebriante. La breve macerazione delle bucce regala un bouquet fresco e floreale, ma anche di frutta, come quella di bosco o gli agrumi.

Il vino rosato non è generalmente adatto all’invecchiamento, anzi è meglio consumarlo giovane. Ci sono delle eccezioni, che riguardano quei rosati con una buona struttura polifenolica, che insieme alla componente acida e alla gradazione alcolica assicurano la conservazione.

Vuoi approfondire la classificazione dei vini? Leggi: “Come vengono classificati i vini italiani”.


Al palato è fresco e scorrevole, il tannino è appena accennato e sorretto da acidità di nerbo. Per questo è un vino perfetto per l’estate, perché è rinfrescante.

Avendo una buona vena acida, si presta bene a rifermentare e, in questo modo, si ottengono degli ottimi vini spumante o frizzanti.


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