A ogni vino il suo calice
Piccola guida alla scelta del calice

Casale Daviddi

Bere un buon bicchiere di vino è un’esperienza sensoriale, che non riguarda solo il gusto, ma anche gli occhi, il tatto e l’olfatto.
Per questo motivo la scelta del calice è importantissima.

Le caratteristiche di un calice


Un calice non è solo un bel bicchiere di vetro, con una forma elegante.
Il suo materiale e l’ampiezza sono le due caratteristiche principali di cui tenere conto quando vuoi scegliere quello giusto per il tuo vino.
Il calice è sempre di cristallo e più è fino e meglio è.

Per apprezzare davvero un vino dobbiamo poterne cogliere tutte le sfumature di colore, quindi deve essere completamente trasparente.

L’importanza dell’ampiezza di un calice


L’ampiezza del calice determina l’ossigenazione del vino che ci verseremo dentro e influisce sulla diffusione dei sentori. Un bicchiere molto ampio aiuta qualsiasi vino a esprimersi meglio.

L’altezza del calice


Un calice deve essere alto almeno 20cm. Quando faremo girare il nostro vino per ossigenarlo, l’altezza ci aiuterà a comprenderne la consistenza.

Perché si fa girare il vino?


Come mai si fa girare il vino nel bicchiere? Perché è “un essere vivente” e in bottiglia ha pochissimo ossigeno. Quando viene aperto ha bisogno di respirare. Per questo viene fatto girare nel bicchiere, impugnandolo dal gambo per non scaldarlo.

Come si tiene un calice in mano?


Il calice si tiene sempre dal piede e mai dal corpo, altrimenti il vino si scalda e diventa cattivo.

Come scegliere il giusto calice


Ogni vino ha il suo calice e la tipologia varia in base al tipo.
Le discriminati sono: vino spumante, vino bianco giovane, vino bianco più complesso, vino rosso semplice, vino rosso d’annata, vino dolce e così via.

I consigli generali per scegliere al meglio sono:

vini bianchi giovani e delicatamente profumati: calici di ridotto volume per non disperdere il bouquet. Meglio se con bordo svasato per percepire appieno i profumi fruttati.
vini bianchi corposi e maturi dal profumo intenso e vini rosati: calici a tulipano, perché la forma permette di analizzare meglio gli aromi complessi. Questi calici permettono di introdurre il vino in bocca in modo da arrivare verso il fondo della lingua, dove si sente meglio l’amaro, e ai lati per sentirne l’acidità.
vini rossi giovani: calici di media grandezza.
vini rossi corposi e maturi: calici larghi e panciuti, la cui ampia apertura permette una maggiore ossigenazione del vino esaltandone la percezione olfattiva.
vini rossi corposi molto maturi: calici ballon che favoriscono l’ossigenazione e lo sviluppo degli aromi complessi.
vini spumanti metodo classico e champagne: lunghe flûte, per concentrare meglio gli odori e per mantenere più a lungo il perlage.
vini spumanti secchi metodo charmant o prosecchi: mezze flûte.
vini spumanti dolci: coppe, per permettere ai profumi di esprimersi al massimo.
vini dolci: calici piccoli e regolari.

Questi sono piccoli accorgimenti da seguire nella scelta del calice, che aiuteranno il tuo vino a esprimersi al meglio!

Salute!

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