Come imbottigliare il vino
La nostra guida

Casale Daviddi

Dopo la maturazione del nostro vino fatto in casa, possiamo passare all’imbottigliamento. Dopo averlo imbottigliato potremo finalmente berlo, scegliendo il calice giusto per il nostro vino.

In cosa consiste l’imbottigliamento


L’imbottigliamento può essere considerato a tutti gli effetti l’ultima fase del processo produttivo. Dopo aver imbottigliato il nostro vino non potremo più intervenire sulla sua qualità o sulla sua stabilità.
In alcuni casi, alcuni vini hanno bisogno di maturare ancora un po’ in bottiglia prima di essere bevuti.
Ma nella maggior parte dei casi, dopo l’imbottigliamento si può stappare e gustare.
Se è vero che non si può intervenire sul vino una volta imbottigliato, è però vero che possiamo accertarci a monte di star confezionando un prodotto di buona qualità.
Ci sono degli accorgimenti per essere sicuri che la bottiglia faccia bene il suo lavoro di conservazione. Bisogna accertarsi che sia perfettamente pulita e che anche i tappi lo siano. Una bottiglia non pulita è una minaccia per l’evoluzione del vino, perché la presenza di batteri potrebbe contaminarlo. Lo stoccaggio e la conservazione sono parimenti importanti, per cui bisogna far attenzione a diversi aspetti.

Preparare il vino all’imbottigliamento


Nella produzione industriale si eseguono molte analisi chimiche per accertarsi della qualità del prodotto. Queste non sono possibili, ovviamente, quando produciamo il vino in casa. In questo caso possiamo solo integrare l’anidride solforosa, nelle opportune quantità, così da limitare l’azione dell’ossigeno e migliorare la conservabilità.
Si procede poi con il filtraggio, per limitare la presenza di ferro, rame, proteine ed eventuali lieviti.
Nonostante i dispositivi di filtraggio siano abbastanza facili da trovare, spesso il loro uso in ambiente casalingo non è molto comodo. Si può raggiungere lo stesso risultato effettuando opportuni travasi durante la maturazione e prima dell’imbottigliamento. In questo modo si andranno a eliminare dei depositi che si formano con il tempo. Così saremo certi di avere maggiore stabilità del vino e anche una migliore limpidezza. Per eliminare ogni eventuale deposito, si provvederà a un travaso poco prima dell’imbottigliamento, così da eliminare ogni residuo. Quindi, si aggiungeranno 5-10 grammi di metabisolfito di potassio per ogni ettolitro di vino.

Come si scelgono i tappi e le bottiglie


La scelta del tappo e della bottiglia è fondamentale per l’imbottigliamento del vino. Il tappo influisce direttamente sulla conservazione nel tempo e la sua qualità e sanità è fondamentale. Il rischio più frequente è quello dell’ “odore di tappo”, dovuto alla presenza di un composto chimico comunemente chiamato 246-TCA.
Il tappo va scelto in base al tipo di vino prodotto.
Per i rossi a lungo periodo di affinamento in bottiglia si preferirà un tappo di sughero. Un monoblocco di circa 45mm di lunghezza.
Per i bianchi, o per i vini che verranno consumanti nel giro di pochi mesi, i tappi chiamati sintetici sono la scelta migliore.
Una terza opzione è rappresentata dai tappi in sughero agglomerati, che vengono utilizzati per i vini rossi di media maturazione. Sono molto economici e hanno qualità inferiore.
In ogni caso si consigliano tappi inferiori ai 45mm di lunghezza.

tappi vino

Anche la bottiglia va scelta con attenzione. Tolti i casi in cui il territorio identifichi i propri vini anche con la forma della bottiglia, bisogna ricordare che ogni bottiglia ha le sue caratteristiche.
Per i vini rossi a lunga maturazione, che potrebbero produrre una buona quantità di sedimenti, bisogna scegliere una bottiglia con una spalla pronunciata, come la bordolese. La spalla di questa bottiglia offre un’ottima barriera al momento della mescita, tale da fare barriera e trattenere l’eventuale deposito. La bordolese si usa anche per i bianchi, ma è più indicata per questo tipo di vini la borgognona o la renana.
Essenziale è il colore del vetro, perché offre protezione dalla luce, meglio scegliere bottiglie verdi o marrone scuro.

Prima dell’imbottigliamento


Bisogna fare attenzione all’igiene delle bottiglie, quindi la prima fase dell’imbottigliamento è proprio la pulizia di queste. Nella produzione casalinga si possono riciclare vecchie bottiglie ma vanno pulite scrupolosamente.
I tappi invece non possono essere riutilizzati in nessun caso, nemmeno quelli sintetici. Non solo per motivi igienici, ma anche perché un tappo usato è forato e non può essere riparato in nessun modo.
Le bottiglie possono essere pulite con prodotti specifici, che possono essere comprati nei negozi specializzati in enologia, oppure utilizzando acqua e metabisolfito di potassio, lasciandole sgocciolare per bene, fino a completa asciugatura.
Con questa soluzione si laveranno anche tutti gli altri strumenti che si useranno.
Raccomandiamo di pulire le bottiglie anche se le avete comprate nuove e sono imballate.

Per la pulizia basterà sciogliere 3/4 cucchiaini di metabisolfito di potassio per ogni litro di acqua usato.
Lavate bene tutto ciò che userete per l’imbottigliamento, tappatrice compresa.

L’imbottigliamento


Prima di iniziare con l’imbottigliamento, bisogna predisporre tutto il necessario, compreso la tappatrice e i tappi. Per imbottigliare il vino può essere usato un tubo a sifone o una brocca. Molto dipende da come ci si trova più comodi. In commercio esistono diversi tipi di tubi a sifone, alcuni dei quali regolano automaticamente il livello del vino nella bottiglia.

Nella bottiglia va lasciato uno spazio d’aria. Bisogna prestare attenzione a questo spazio: troppo ossigeno danneggia le proprietà organolettiche del vino. Quindi, calcola bene la lunghezza del tappo e regolati di conseguenza.

È buona pratica apporre sulle bottiglie delle etichette che riportino il tipo di vino e l’annata di produzione.

Conclusioni


Una volta finita la fase di imbottigliamento le bottiglie sono pronte per essere disposte nel luogo in cui abbiamo deciso di conservarle.

Abbiamo scritto una piccola guida su come conservare il vino in modo ottimale.
Se vuoi approfondire l’argomento leggi: “Come conservare il vino-Tutto quello che un vero amante del vino ha bisogno di sapere”.



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